Il Positivismo è il movimento filosofico e culturale, incentrato sull’esaltazione della scienza. Intende esaltare il reale, l’effettivo, lo sperimentale contro l’immaginario; il metafisico e il pratico, il fecondo e l’efficacie contro l’inutile e l’ozioso.
Nasce nella Francia della prima metà dell’Ottocento e si afferma, poi, globalmente nella secondà metà, in particolar modo in Inghilterra. Suo fondatore è considerato Auguste Comte.
Occorre distinguere due fasi all’interno del Positivismo: nella prima metà dell’Ottocento, il Positivismo è ancora la filosofia della borghesia in ascesa. Questa cerca ordine e stabilità per superare la crisi socio-politica e culturale del periodo post-illuministico e post-rivoluzionario;nella seconda metà dell’Ottocento, invece, diventa la filosofia di una classe ormai affermata, che riflette su un ordine e un progresso già in atto, un progresso, che, in Inghilterra, in particolare, si identifica con il trionfo del liberalismo. È nella seconda fase che il Positivismo diventa la filosofia egemone della cultura europea, esauritasi l’influenza romantico-idealistica.
È la filosofia della moderna società industriale e tecnico-scientifica. Per questo trova pieno sviluppo in paesi come l’Inghilterra, la Germania e la Francia, in cui il progresso industriale era in atto, mentre troverà difficoltà a prendere piede in paesi come l’Italia, in ritardo sullo sviluppo tecnologico. Così il Positivismo si può definire come la filosofia della borghesia ottimistica ottocentesca, che rifiuta tanto il conservatorismo aristocratico quanto il rivoluzionarismo marxista.
Principali caratteristiche:
- la scienza è l’unica conoscenza possibile e il metodo della scienza è l’unico valido;
- il pensiero scientifico e tecnico diventa un vero e proprio culto;
- si esalta l’uomo e le sue potenzialità in relazione alla scienza e alla tecnica, ne deriva un deciso ottimismo;
- la figura che si esalta è lo scienziato, l’industriale, l’ingegnere, il medico, il maestro, diffusore, quest’ultimo, di cultura presso la povera gente;
- rifiuto totale della metafisica: keine metaphisik mehr (niente più metafisica) risuona in Germania come motto principale;
- la filosofia perde oggetto di indagine e si limita a riunire e a coordinare i risultati delle singole scienze;
- il metodo della scienza viene esteso a tutti i campi di indagine;
- il progresso della scienza è il progresso umano e lo strumento di riorganizzazione della società in modo da superare quella crisi storica nell’epoca post-rivoluzionaria, di cui il Positivismo sente piena coscienza.
Ha dei tratti in comune con l'Illuminismo:
- fiducia nella ragione, nel sapere e nell’uomo;
- esaltazione della scienza a discapito della metafisica;
- visione laica e immanentistica della vita.
Anche se con alcune differenze:
- l’Illuminismo è la filosofia della borghesia rivoluzionaria che rifiuta l’ordine sociale esistente e vuole rompere l’equilibrio; il Positivismo intende invece ricostruire l’ordine sconvolto da una rivoluzione fallita;
- gli Illuministi fanno della filosofia strumento di critica della scienza e, in generale, del sapere umano; i filosofi positivisti riducono la filosofia a sintesi unificatrice e totalizzante dei risultati delle singole scienze;
- gli Illuministi hanno un atteggiamento critico nei confronti del sapere certo e delle antiche dogmatiche; i filosofi positivisti tendono invece ad assolutizzare la scienza.
E punti in comune con il Romanticismo:
- l’assolutismo che allontana i positivisti dagli illuministi li avvicina ai romantici;
- condividono una concezione della storia come infinito progresso: i romantici ne rendono protagonista l’Assoluto; i positivisti l’Umanità, intesa come un’idea totalizzante.
E disaccordi sostanziali con esso:
- il Positivismo nasce in Francia e fa propria l’eredità illuministica; il Romanticismo nasce in Germania a partire dai problemi suscitati dalla filosofia kantiana;
- il Positivismo esalta la figura dello scienziato; il Romanticismo quella del poeta;
- il Positivismo è la filosofia della borghesia industriale e capitalistica; il Romanticismo è collegato ad una società pre-industriale che non ha vissuto la rivoluzione borghese.
Bibliografia