Il progetto di solito viene affrontato dopo aver parlato della figura di Francesco d'Assisi (vedere materieli didattici classi seconde). Si tratta di mettere in evidenza la differenza sostanziale fra povertà evangelica e miseria. La prima, sviluppando le parole di Gesù: "Beati i poveri di spirito", Mt 5,3, è la scelta del cristiano, e di ogni uomo di buona volontà, ad eliminare ogni forma di egoismo per aprirsi all'altro; a rialzare il prossimo caduto a causa di indigenze, non solo materiali, ma anche spirituali. In altre parole, è farsi vicino a coloro che soffrono. La miseria, invece, è l'assurdo obbligo a non vedere realizzati i progetti essenziali di vita. Al grido d'aiuto di coloro che sono nella miseria, ognuno non può rimanere nell'indifferenza.
In che modo. quindi, gli alunni possono essere coinvolti? A mio giudizio, è necessario far comprendere loro che vivere pienamente significa anche mettere da parte l'individualismo e schiudersi alla condivisione fraterna.
Per approfondire il progetto propongo il commento di alcuni video in cui è visibile l'aiuto concreto dei poveri di spirito verso i miseri.
Video-documentario sulla missione in Africa. Alcuni ragazze e ragazze, volontariamente, vanno in Africa per aiutare la popolazione locale.
Documentario sulla Caritas.
L'esempio di papa Francesco, povero fra i miseri, alla caritas di Firenze.
Documentario "Un giorno alla Caritas".