Videolezioni per approfondire le mafie. Per aprire i video cliccare sui titoli in grassetto.
La parola mafia al plurale: Ripercorrendo la sua storia di magistrato, Gian Carlo Caselli parla, intervistato in occasione del Festival di Trani 2018, di come si debba oggi parlare di mafia al plurale, perchè esistono più fenomeni mafiosi in Italia.
La nuova mafia: La nuova mafia mercatista, radicata al Nord Italia: nuovi contatti e nuovi interessi. Ce ne parla del fenomeno il magistrato Roberto Scarpinato, Procuratore generale presso la Corte d'appello di Palermo.
Rosso mafia: Lo sviluppo della mafia a Reggio Emilia, che mette radici nella città simbolo della cura sociale, degli asili migliori al mondo, del vitalissimo modello di sviluppo emiliano. A parlarne sono il professore Nando Dalla Chiesa e la ricercatrice Federica Cabras, che hanno approfondito il tema in un libro, Rosso mafia.
La verità sul processo Andreotti:
In questa breve intervista, realizzata in occasione del festival Dialoghi di Trani 2018, l'ex magistrato Gian Carlo Caselli parla del libro scritto a quattro mani con Guido Lo Forte, "La verità sul processo Andreotti" (Laterza 2018).
La droga dietro l'angolo: A metà degli anni Settanta l’eroina viaggia liberamente tra i giovani, e le città italiane sono piazze di spaccio, migliaia di giovani vengono emarginati dalle famiglie, non riescono a trovare lavoro, e sono costretti a piccoli reati per procurarsi la dose quotidiana. Ma soprattutto l’eroina è un affare enorme per le organizzazioni criminali, che si gettano sul traffico di droga, guadagnando ingenti quantità di denaro. Rai Cultura ripercorre il dramma sociale e gli affari criminali che ruotano da sempre attorno agli stupefacenti. Attraverso i reportage di Giuseppe Marrazzo, che per primo racconta questo fenomeno.
Le parole dei Boss: La figura del boss è andata evolvendosi e si è adeguata al cambiamento dei tempi. La comunicazione e il linguaggio utilizzato sono fra gli elementi di maggiore trasfomazione. La conferma si ha attraverso le interviste più celebri rilasciate da alcuni di loro alla Rai, quasi sempre dietro le sbarre che ripercorriamo in questo documentario.
I Casalesi: Negli anni Novanta a capo della loro holding criminale, tra le più potenti della Camorra, ci sono quattro elementi: Francesco Schiavone detto Sandokan, Francesco Bidognetti detto Cicciotto di Mezzanotte, poi O' Ninno Antonio Iovine e Michele Zagaria il Capastorta. Sono capiclan ricchi e temuti, imprendibili latitanti, protetti per anni da omertà e complici, nascosti in pochi chilometri quadrati di una provincia dimenticata, tra campi di pomodoro e pascoli per le bufale. Dalla loro ascesa fino al processo Spartacus che ne comincia a sgretolare il potere.
Infanzia negata: Nel 1979 il giornalista Giuseppe Marrazzo realizza un reportage tra i vicoli di Napoli, ad inseguire i ragazzini che si guadagnavano da vivere con piccole scippi e rapine, o portando nei locali i militari americani di stanza a Napoli. Partendo da questo, si propone un ritratto spietato e tenero di piccoli scugnizzi, che già si atteggiano ad adulti e che forse avrebbero intrapreso la strada del crimine, in anni di strapotere camorristico.
Il clan dei Marsigliesi: L'Italia è da sempre terreno fertile per le organizzazioni criminali. Una di queste è il clan dei Marsigliesi che conosce una stagione breve e intensa tra gli anni Sessanta e Settanta, tra Milano e Roma. Direttamente da Marsiglia nei primi anni Sessanta arrivano in Italia alcuni criminali che si comportano come gangster americani e che presto si inseriscono nel sottobosco criminale del nostro Paese, a colpi di rapine e di sequestri. I loro nomi, Albert Bergamelli, Jacques Berenguer, Maffeo Bellicini sono per anni tra quelli dei ricercati più imprendibili d’Italia.
La Sacra Corona Unita: 1 maggio 1983, nel carcere di Bari, Pino Rogoli diede vita alla Sacra Corona Unita. Nel 2003 l'arresto di Filippo Cerfeda, l'ultimo boss storico della SCU. Attraverso le memorie di un immaginario boss sacrista interpretato da Paolo Sassanelli, e con gli interventi di magistrati, storici e giornalisti, l'inchiesta ripercorre i vent'anni di vita della Sacra Corona Unita. Nata come reazione della criminalità locale alle mire espansionistiche della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, la Sacra Corona Unita in pochi anni riesce a riunire l'intera malavita salentina. Dallo spaccio di droga alle rapine, dalle estorsioni alle bische clandestine; gli uomini che Pino Rogoli guida dal carcere si impossessano in breve tempo di ogni fonte di guadagno illecito.