Buddhismo significa "sentiero dell'essere superiore", deriva dall'induismo e propone una visione più filosofico-psicologica che religiosa ed è predominante in Asia. Il fondatore e maestro è Siddharta Gautama detto Shakyamuni, che visse tra il IV e il V sec. a.C. nell'India nord-orientale. Aveva origini principesche, e dopo essersi sposato e avere avuto un figlio ebbe 4 incontri: con un vecchio, con un malato, con un corteo funebre e con un asceta mendicante. Questi quattro incontri cambiarono la vita di Siddharta Gautama, facendogli aprire gli occhi sulla crudeltà della vita. Per conoscere le cause del dolore, si dedicò alla vita ascetica rinunciando alla sua casta, ma i suoi maestri non lo soddisfarono. Capì che avrebbe ottenuto la conoscenza della salvezza nella meditazione personale, e così dopo 49 giorni di meditazione ebbe l'illuminazione e divenne il Buddha (il risvegliato). Decise così di rivelare i suoi insegnamenti al mondo. Trascorse la vita mendicando a piedi per l'India e predicando la sua dottrina. Morì a Kusinara all'età di 80 anni.
Le principali festività del buddhismo sono:
Per quanto riguarda i testi sacri del buddhismo sappiamo che gli insegnamenti prima erano orali, poi furono raccolti e raggruppati nella lingua pali. I testi sacri riconosciuti sono raccolti in due canoni: pali e sanscrito. Per quanto riguarda l'idea della morte secondo il buddhismo hinayana, l'ascesa porta alla condizione di santità, intesa come superiorità rispetto alle cose terrene e all'ingresso nel nirvana. Il buddhismo mahayana prevede oltre a ciò anche il diventare un bodhisattva, che rinunciando a se stesso, porterà alla salvezza gli altri. Il buddhismo crede nella reincarnazione in diverse specie di esistenza che può essere interrota nel caso in cui il karma sia cattivo. L'esistenza celeste è destinata a finire per ritornare ai dolori della terra. La liberazione finale delle sofferenze e dalle passione è garantita solo dal raggiungimento del nirvana.