Bernardo di Clairvaux, italianizzato in Bernardo di Chiaravalle, nasce nel 1090 nel castello di Fontaine, presso Digione, da genitori appartenenti a casate ricche e potenti.
Nel 1112 diventa monaco nel monastero cistercense di C"teaux.
Nel 1115 fonda il monastero di Clairvaux (Chiaravalle) che ben presto diventa il maggior centro cistercense e già dal 1118 monaci di Clairvaux partono per fondare altrove nuovi monasteri.
Verso il 1124 Bernardo disapprova la vita monastica dei benedettini di Cluny, criticando sia la loro negazione dei valori di povertà e austerità, sia il loro legame permanente e definitivo con il monastero.
Ai suoi monaci cistercensi chiede di lavorare sodo la terra per bonificare campi, sacrificando funzioni e letture. Le loro preghiere e fatiche cambieranno la storia europea.
Nel 1130, alla morte di Onorio II, sono eletti due papi: uno col nome di Innocenzo II e un altro con il nome di Anacleto II; Bernardo lotta strenuamente a favore di Innocenzo II, il quale verrà riconosciuto come autentico papa, mentre Anacleto II verrà considerato un antipapa.
Bernardo si contrappone duramente al filosofo Pietro Abelardo e invia una lettera a papa Innocenzo II in cui accusa Abelardo di concepire la fede come semplice opinione; pronuncia inoltre il sermone de La conversione agli studenti parigini invitandoli non seguire le lezioni di Abelardo. Abelardo reagisce e richiede un confronto pubblico con Bernardo da tenersi il 3 giugno 1140, ma prima del confronto Bernardo presenta 19 affermazioni eretiche di Abelardo, sollecitando una condanna dei vescovi e un intervento di Abelardo il giorno dopo. Al rifiuto di Abelardo, segue la condanna dei vescovi, ribadita il 16 luglio dal papa.
Nel 1148 Bernardo attacca anche le tesi trinitarie del vescovo di Poitiers e maestro di teologia a Parigi, Gilberto de la Porrée (Gilberto Porretano), il quale si difende affermando che i suoi studenti hanno interpretato erroneamente tali tesi. I vescovi credono alla sua difesa e ogni accusa nei suoi confronti decade.
L’influenza di Bernardo si accresce quando il conclave, nel 1145, elegge papa Eugenio III (Bernardo Paganelli), già suo monaco per essere stato ordinato cistercense proprio a Chiaravalle nel 1138.
Su incarico di Eugenio III, Bernardo nel 1146-47 predica la seconda crociata e scrive una Epistula in laudem novae militiae, a sostegno dell’ordine dei Templari.
Nel trattato De consideratione, finito di comporre nel 1152, Bernardo giustifica il fallimento della seconda crociata con i peccati dei crociati. Questo trattato si occupa anche dei compiti del papato e Bernardo lo manda a papa Eugenio III.
Papa Eugenio III muore l’8 luglio 1153 e un mese dopo, il 20 agosto, Bernardo muore nella sua Abbazia di Clairvaux.
Viene venerato come santo da Chiesa cattolica, Chiesa anglicana e Chiesa luterana. Canonizzato nel 1174 da papa Alessandro III nella cattedrale di Anagni, è dichiarato Dottore della Chiesa da papa Pio VIII nel 1830. Nel 1953 papa Pio XII gli dedica l’enciclica Doctor Mellifluus. San Berardo è anche patrono degli apicoltori.
Le sue opere (trattati come il De gratia et libero arbitrio, il De diligendo Deo, il De gradibus humitatis et superbiae, 331 sermoni, opuscoli e più di 534 lettere) sono importanti, oltre che il ruolo di Bernardo nella vicenda storico-ecclesiastica, come tipica espressione della teologia monastica.
È una teologia ostile alla speculazione, alla questio (di qui l’avversione per la nascente scolastica), e preoccupata piuttosto di narrare e di illustrare la storia della salvezza, come manifestazione dell’amore di Dio che esige una risposta d’amore. Rispetto alle sue fonti bibliche e patristiche, la mistica di Bernardo assume accenti di novità soprattutto per la tonalità affettiva e l’intimità del rapporto con il Cristo, contemplato nei vari "misteri" della sua esigenza terrena, e definito "mea subtilior, interior philosophia".