L'Epifania
L'Epifania (anche detta Epifania del Signore) è una festa cristiana celebrata il 6 gennaio (cioè dodici giorni dopo il Natale), che ricorda la visita dei re Magi a Gesù bambino. Nei Paesi in cui non è festività civile, l'Epifania viene spostata alla domenica tra il 2 e l'8 gennaio, mentre nella Chiesa cattolica è una delle massime solennità celebrate, assieme alla Pasqua, il Natale, la Pentecoste e l'Ascensione, ed è quindi istituita come festa di precetto.
Nelle varie culture la celebrazione dell'Epifania si accompagna a simboli e tradizioni diverse di derivazione molto antiche frammiste a contaminazioni più recenti come:• la stella cometa che guida i Re Magi citata nel Vangelo secondo Matteo al capitolo 2;
• l'accensione di fuochi augurali (culti solari);
• lo scambio di doni come quelli associati in Italia dalla Befana:
• le feste popolari.
Nell'ambito della religiosità popolare, l’Epifania rievoca la venuta dei Magi, specialmente nell'Italia settentrionale con particolari espressioni nelle Tre Venezie. Nella settimana antecedente, solitamente di sera, una comitiva gira per le case del paese, preceduta da una persona che regge una pertica, su cui è appesa una stella di carta, contenente al centro un lumicino.
Tutta la compagnia canta in coro: “Dall'Oriente siam partiti con la guida d'una stella”.
Un'altro gruppo viene formato da tre bambini che, inginocchiandosi davanti alle porte delle case, incominciano: “Noi siamo i tre Re vegnudi tutti tre vegnudi dall'Oriente per adorar Gesù...” e continua, con diretto riferimento al presepe, “Cosa portasti in quel cestelo? Una fassa e un paniselo per fassare Gesù belo”. Anche in Liguria la venuta dei Re Magi viene collegata al presepe: le famiglie compiono il tradizionale giro di Presepi dove i bambini recitano poesie per l’occasione.In Piemonte, a Tortona, un grandioso corteo a carattere drammatico accompagnava i tre Re a cavallo.A Milano, nel 1336, si solennizzò l'Epifania con un corteo dei Tre Re incoronati, preceduti da una stella d'oro e seguiti da paggi in costume: la processione dava luogo a vere e proprie scene, e si concludeva nella chiesa di S. Eustorgio, dov'era il presepe e il grande sarcofago che la tradizione vuole contenesse le reliquie dei Magi.
Ma le tradizioni popolari più tipiche, la Befana le offre come festa d'inizio anno. In alcune regioni, come la Romagna e il Veneto, viene chiamata “Pasquetta”, con allusione alla Pasqua come massima festa del nuovo ciclo annuale, di cui l'Epifania è la prima manifestazione.
(Da Wikipedia) L'EPIFANIA TUTTE LE FESTE PORTA VIA è un proverbio popolare a sfondo religioso, dato che si riferisce alla manifestazione di Gesù ai Re Magi, che nel corso delle generazioni ha subito varie modifiche e nuove versioni diffuse in varie parti d'Italia.EPIFANIA E SAN BENEDETTO« L'Epifania
tutte le feste le porta via
poi arriva san Benedetto
che ne riporta un bel sacchetto». Il giorno dell'Epifania ha nei secoli assunto la peculiarità di terminare il ciclo delle feste dell'anno liturgico, mentre il giorno dedicato a san Benedetto richiamava l'attenzione su quelle successive appartenenti al ciclo pasquale. EPIFANIA E ANNUNCIAZIONE. «Epifania
tutte le feste manda via e santa Maria tutte le ravvia. »In questo caso il proverbio è congruente con il calendario contemporaneo, in quanto la festa dell'Annunciazione mariana, cade il 25 marzo, preannunciando l'inizio di un nuovo ciclo di festività. EPIFANIA E IL VENTO Di Pasqua Epifania il vento se ne va via».
Nell'antichità, secondo una usanza tradizionale, tutte le più importanti festività venivano abitualmente definite con il nome di Pasqua. Il proverbio segnala la data dell'Epifania come spartiacque fra il periodo freddo caratterizzato da forti venti gelidi e quello meno cattivo.
Attività:
Per la scuola dell'infanzia possiamo preparare un libretto con delle semplici figure che illustrano la visita dei Re Magi a Gesù Bambino.
La Pasqua
Libretto a forma di campana composto di cinque schede in cui sono illustrati i racconti evangelici della Pasqua di Gesù. La finalità dell'attività didattica di composizione del libretto è quella di cogliere il messaggio cristiano di vita espresso nella solennità della Pasqua.
La copertina del libretto possiamo fotocopiarla su di un foglio colorato e decorarla con un fiocchetto e un fiore primaverile.
La prima scheda è orientata a far riconoscere nell'ingresso di Gesù a Gerusalemme e nel ramo d'ulivo un'offerta di pace e di amore.
Nella seconda scheda l'alunno scopre il significato delle celebrazioni del Giovedì santo. l'insegnante racconta che questo disegno ricorda ciò che Gesù fece pochi giorni prima della sua morte e risurrezione. Mentre era a cena con i suoi amici, Gesù prese il pane e il vino, fece la preghiera di benedizione e li distribuì ai suoi amici, spiegando che con questo gesto prometteva di restare con loro per sempre.
La terza pagina rappresenta Gesù che muore in croce.L'insegnante spiega che nella croce i cristiani vedono il segno dell'amore più grande, perchè su di essa Gesù è morto offrendo la vita per la salvezza di tutti.
Nell'ultima pagina è rappresentato Gesù nello splendore della sua "vita nuova". L'insegnante spiega che il senso di gioia della Pasqua dei cristiani è la certezza che Gesù continua a essere presente in mezzo a loro amandoli e indicando la strada per incontrare Dio.
Avvento
Il Natale
Stampiamo le figurine su carta trasparente adesiva (tipo quella che si usa per le diapositive), le coloriamo con i pennarelli e le ritagliamo! Ed ora.... giù con la fantasia e l’allegria: realizziamo il nostro presepe incollando le figurine sui vetri della finestra!!!