Giovanna D’Arco, detta la Pulzella d’Orlèans, nasce nel 1412 a Domrémy, in Lorena, da una famiglia di poveri contadini. A tredici anni delle voci le rivelano che, per volere di Dio, dovrà liberare la Francia stremata dalla guerra dei Cent’anni e occupata dagli inglesi.
Abbandonata la famiglia, nel 1429 si presenta alla corte di Carlo VII, detto il Delfino (ultimo principe di Francia, divenuto sovrano senza corona e senza regno) e ottiene di poter cavalcare - senza nessun comando - alla testa di unl’armata per liberare Orléans stretta d’assedio dall’esercito del re d’Inghilterra Enrico VI.
Incoraggiando le truppe con la sua ispirata presenza, nel maggio 1429 riesce a liberare Orléans e a riportare la vittoria di Patay. Finalmente, dopo questa vittoria, il 7 luglio del 1429, a Reims, Carlo VII è consacrato re.
Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, l’8 settembre viene ferita da una freccia sotto le mura di Parigi ed è costretta a ritirarsi. Nella primavera del 1430 marcia su Compiègne per difenderla dagli anglo-borgognoni ma, durante una ricognizione, viene catturata e consegnata a Giovanni di Lussemburgo, che la cede come bottino di guerra agli Inglesi. Carlo VII non tenta neppure di liberarla.
Portata a Ruen davanti a un tribunale di ecclesiastici, dopo lunghi e snervanti interrogatori, all’alba del 30 maggio 1431 la Pulzella d’Orlèans è arsa viva per eresia e stregoneria. Nel 1456, quando Carlo VII rioccupa Rouen, Giovanna viene riabilitata.
Proclamata santa nel 1920 dal papa Benedetto XV, è anche patrona della Francia (festa: 30 maggio).
Simbolo dell’amore patriottico e dell’unità spirituale della Francia la sua figura ha ispirato opere letterarie (Shakespeare, Voltaire, Schiller, G.B. Shaw), cinematografiche (C. Th. Dreyer), musicali (oratorio di Claudel musicato da Honegger).