La Palestina del tempo di Gesù era divisa in 3 grandi regioni: LA GALILEA (a nord) LA SAMARIA (al centro) LA GIUDEA (al sud).
Contadini: erano i poveri. In Samaria e Giudea, erano al servizio dei latifondisti e vivevano in condizioni di maggior povertà e umiliazione rispetto alla Galilea. Si praticava soprattutto in Galilea, lungo la valle del Giordano e in piccola parte attorno a Gerusalemme. I contadini di solito costituivano delle piccole aziende - nelle stagioni di maggior lavoro erano assunti lavoratori a giornata (Braccianti). Il lavoro era duro e i guadagni erano modesti.
Pastorizia e allevamento: Si tratta della seconda attività lavorativa più diffusa. Si allevavano soprattutto pecore e capre. Di notte, le greggi di vari proprietari venivano ricoverate in ovili comuni (dopo essere state contate), guardati da custodi mentre i pastori riposavano. I pastori dovevano anche difendere il proprio gregge da ogni forma di assalto.
Pesca: Si praticava nel lago di Galilea e nel Mediterraneo. Le barche erano snelle e molto agili. Si utilizzavano reti a strascico. Si utilizzavano anche canne da pesca con lenze di rame e di ferro. Il pesce veniva venduto fresco o, in piccola parte, essiccato per l’esportazione.
Artigiani e mercanti: erano i veri motori economici del Popolo, perché era il loro lavoro a creare guadagno. Artigiani: Lavoravano di solito in botteghe vicine ai mercati di paese o raccolte in gruppi per genere di lavoro. Il lavoro andava dall’alba al tramonto, con una pausa verso mezzogiorno. La gran parte degli artigiani erano tessitori, fabbri, vasai. Di solito l’attività si passava di padre in figlio. Gli artigiani erano spesso ex schiavi e persone abituate a un lavoro duro, per cui erano considerati con un certo disprezzo dalle classi benestanti. I conciatori di pelli, siccome trattavano cadaveri di animali, erano ritenuti impuri.
Commercio: Le vere botteghe erano solo nelle grandi città. I commercianati di solito erano ambulanti. Trasportavano la merce o sul dorso di un asino oppure su una carretta trasportata da loro stessi o da un asino.
Donne: in pubblico dovevano essere velate; in casa erano soggette ai mariti, ma nelle faccende domestiche avevano l’iniziativa. La loro testimonianza non era valida e non erano ammesse alla lettura della Torah.
SAMARITANI: Il nome nell’AT significa semplicemente “abitante del regno del nord”. I Giudei non vollero mai avere nulla a che fare con loro e li consideravano nemici. Oggi sono rimasti in poche centinaia, vivono in Palestina soprattutto nella zona di Nablus e formano una setta religiosa che si considera vera erede della religione.
PUBBLICANI: riscuotevano le tasse per conto dei Romani. Erano odiati dagli Ebrei anche perché collaboratori dei Romani e considerati disonesti perché spesso esigevano molto più del dovuto.
SCRIBI: dedicavano il loro tempo allo studio e all’ insegnamento della Bibbia (“dottori della Legge”). Avevano una grande influenza sul popolo, perché costituivano la “intellighenzia” del tempo, essendo i pochi che sapevano leggere e scrivere. Molti di loro erano Farisei.
FARISEI: erano i religiosi ai tempi di Gesù. Applicavano la legge di MOSE’ alla lettera e si vantavano della loro religiosità. Al loro gruppo apparteneva l’apostolo Paolo prima della conversione.
La loro dottrina: l’adempimento della Legge da parte di ogni individuo; credevano nella risurrezione, nell’immortalità dell‘ anima, nel giudizio del mondo che verrà. Alla Legge aggiunsero molte tradizioni umane: affinché la legge non fosse infranta. Ciò si tradusse in una moltiplicazione di osservanze e norme esteriori, che li distolse dall'obbedienza al vero spirito della legge.La classe sacerdotale godeva di prestigio e potere, in particolare il Sommo sacerdote la cui rappresentanza legale era riconosciuta anche dai Romani.
SADDUCEI: erano il gruppo sociale più potente; ricchi proprietari terrieri di famiglia sacerdotale. Vi apparteneva il Sommo Sacerdote non credevano nell’aldilà e collaboravano con i Romani.
ZELOTI: Gruppi di dissidenti politici ebrei. Il loro nome è dovuto al loro particolare zelo per Dio. Combattevano in suo nome per la liberazione e la purificazione di Israele.
Una giornata normale al tempo di Gesù.
●Siccome vivevano in un paese assai caldo, molti si alzavano prima dell'alba, in modo da poter svolgere parecchie attività prima che il sole diventasse troppo caldo.
● Spesso la madre si alzava prima di tutti e accendeva il fuoco, se si era spento durante la notte.
● Dopo che tutti avevano fatto colazione, gli uomini e i ragazzi più grandi andavano nei campi a lavorare. ●La madre e le ragazze iniziavano a sbrigare le loro attività quotidiane. ●I ragazzi badavano agli animali della famiglia, come la capra o i polli, proprio come fanno i ragazzi arabi oggi.
Un altro lavoro quotidiano consisteva nell'andare a prendere l'acqua per la famiglia. Spesso ne erano incaricate le ragazze più grandi. Portavano otri di pelle di capra a una fonte vicina e le riempivano d'acqua. Poi le riportavano a casa con cura, reggendole sui fianchi o sulle spalle. Ogni giorno occorreva anche preparare il pane. Anche questa attività veniva svolta abitualmente dalle donne. Occorreva poi fare il bucato per la famiglia. Talvolta lo si faceva in un ruscello; talvolta si battevano i panni bagnati tra pietre piatte. Le donne utilizzavano un sapone fabbricato con olio d'oliva o con uno speciale olio vegetale.